MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI DECRETO

5 agosto 2002 Istituzione di una zona di tutela biologica delle acque marine situate al largo del porto di Chioggia. (GU n. 193 del 19-8-2002)

 

 

COPIA

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
CAPITANERIA DI PORTO DI
CHIOGGIA

ORDINANZA N°44/2002

Il Capitano di Fregata (CP) sottoscritto. Capo del Compartimento Marittimo e Comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia:

VISTA: la legge 14 luglio 1965, n.963, e successive modifiche, concernente la disciplina della pesca marittima;

VISTO:
l'art. 98 dei regolamento di esecuzione della predetta legge 14 luglio n. 963, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 2 ottobre 1968, n. 1639;

VISTO: il decreto in data 05 Agosto 2002 (G.U. 193 del 19.08.02) del Sottosegretario di Stato alla pesca, acquacoltura e gestione delle risorse ittiche e marine con il quale viene istituito una zona di tutela biologica nelle acque antistanti le bocche di porto di Chioggia;

VISTE: le delibere n. 384 del 14 settembre 2000 e n. 430 del 13 ottobre 2000 della giunta comunale di Chioggia nelle quali è stata prospettata l'esigenza di tutela della flora e della fauna marina negli areali marini rappresentati nell'articolato del presente provvedimento;

VISTO: il verbale della riunione della Commissione Consultiva per la pesca di questo Compartimento Marittimo in data 12.03.2002

COMUNICA

Art. 1: che nelle quattro aree di mare delimitate dai seguenti punti:

1° area
A - 45° 14' 10 N - 012° 23' 40 E
B - 45° 11' 50 N - 012° 27' 40 E
C - 45° 10' 30 N - 012° 25' 90 E
D - 45° 12' 80 N - 012° 21' 80 E

2° area
A - 45° 15' 30 N - 012° 28 '80 E
B - 45° 14' 60 N - 012° 28' 80 E
C - 45° 14' 60 N - 012° 28' 00 E
D - 45° 15' 30 N - 012° 28' 00 E

3° area
A - 45° 14' 10 N - 012° 29' 90 E
B - 45° 13' 40 N - 012° 29' 90 E
C - 45° 13' 40 N - 012° 29' 10 E
D - 45° 14' 10 N - 012° 29' 10 E

4° area
A - 45° 10' 70" N - 012° 31' 70 E
B - 45° 10' 00" N - 012° 31' 50 E
C - 45° 10' 00" N - 012° 30' 70 E
D - 45° 10' 70" N - 012° 30' 70 E

meglio esplicitate nell'estratto della carta nautica 38 II MM allegata che è parte integrante della presente Ordinanza, è interdetto l'esercizio di qualsiasi attività di pesca tanto professionale che sportiva.

Art. 2: Il mancato rispetto dell'interdizione di cui all'art. 1 della presente Ordinanza comporterà la violazione dell'art. 98 del DPR 02.10.68 n. 1639 e successive modifiche 15 (a) e 26 della Legge 14.07.1965 n. 963 e successive modifiche che comporta una sanzione amministrativa da €. 516 Euro a €. 3.098.

Art. 3: E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e fare osservare la presente Ordinanza.

Chioggia, lì 27/08/2002


Il Comandante
C.F. (CP) Antonio Campagnol


Venezia, mercoledì 21 agosto 2002, S. Pio X
 

La zona delle tegnùe è diventata famosa grazie al sub Piero Mescalchin

Fortunato Guarnieri

Sergio Vianello

Dopo anni di sforzi tutta la zona al largo di Sottomarina sarà vietata alla pesca e conservata nella sua preziosa bellezza
Le tegnùe sono area protetta
Pubblicato il decreto per la tutela biologica del fondale marino



di Alessandra Lionello
SOTTOMARINA. Le tegnùe sono finalmente un'area di «tutela biologica delle acque marine». Lo sancisce il decreto del 5 agosto 2002 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri mattina, pubblicazione che lo fa diventare operativo. Si completa, così, un iter politico e amministrativo durato due anni e mezzo, a cui hanno lavorato in sinergia il Comune, la capitaneria di porto, le associazioni ambientali e di categoria. Antesignano della battaglia per far riconoscere le tegnùe come area protetta è il sub padovano Piero Mescalchin, autore dei primi filmati dell'affascinante quanto sconosciuta Chioggia sommersa.
Negli ultimi due anni, in particolare, le iniziative per sensibilizzare gente comune e politici sul patrimonio dei fondali al largo di Chioggia ha visto moltiplicarsi le iniziative in città e fuori. L'anno scorso è stato pubblicato in cd-rom un film di Piero Mescalchin: «I colori sommersi di Chioggia», distribuito insieme al materiale promozionale di Chioggia e Sottomarina nelle fiere internazionali del turismo. Intorno alle tegnùe l'attenzione è andata progressivamente crescendo, sia che le si consideri un patrimonio ambientale da salvaguardare sia che le si pensi come una potente risorsa, un punto di attrazione nella promozione della città.
«Finalmente Chioggia vede riconosciuto uno dei suoi patrimoni più caratteristici - ha commentato l'assessore all'ambiente Sergio Vianello - E' la conferma che si tratta di un'area di pregio ambientale che ora dovremo tutelare e promuovere con iniziative mirate». Vianello è felice per la firma del decreto che, ricorda, si attendeva da tempo. «Eravamo stati a Roma per sollecitare la firma proprio il 31 luglio scorso - dice - e lunedì sera si è riunito il comitato tecnico incaricato di seguire l'iter con la richiesta di fare ulteriori pressioni». Già da qualche tempo, ricorda l'assessore, è al lavoro un comitato tecnico composto, oltre che dal Comune, anche da capitaneria, associazioni ambientaliste, albergatori e da Mescalchin. «Nelle prossime settimane - conclude Vianello - si arriverà alla costituzione di un organismo che avrà il compito di realizzare e promuovere progetti per la tutela, ma anche per la valorizzazione dell'area, secondo le prescrizioni del decreto».
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco, Fortunato Guarnieri, che ha sostenuto con fiducia il progetto in tutte le sue fasi. «Adesso potremo cominciare le attività operative di promozione a valenza turistica e ambientale - ha detto - ma il passaggio in superficie rimarrà sempre libero e garantito».



 

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