DOMENICA, 18 MARZO 2007
 

 
 
 
Le Tegnùe di Chioggia in concessione al Comune Mescalchin le gestirà

 


 
 
 
 

 

 

CHIOGGIA. Fra pochi giorni la zona di tutela biologica delle Tegnùe di Chioggia sarà data in concessione al Comune. L'ha annunciato con soddisfazione il presidente dell'associazione «Tegnùe onlus», Piero Mescalchin, da mesi impegnato per ottenere dalla Regione la concessione temporanea, in occasione della presentazione del suo libro «Le tegnùe nel mio mondo», interamente dedicato ai fondali di Chioggia.
  L'iter per ottenere la concessione, che permetterà al Comune di poter decidere della gestione dell'area affidandola all'associazione omonima, sembrava in discesa già nello scorso novembre. «Poi - spiega Mescalchin - c'è stata una battuta d'arresto perché la Regione, prima di rilasciare la concessione, voleva approvare una legge generale per tutte le tegnùe. Sarebbe stato disastroso per Chioggia aspettare ancora, dato che siamo partiti molto prima degli altri e abbiamo le uniche vere tegnùe del Veneto. Per fortuna le nostre istanze sono state ascoltate e abbiamo avuto assicurazioni che entro pochi giorni arriverà il via libera all'operazione».
  In pratica, con la concessione la zona di tutela biologica sarà parte integrante del territorio comunale di Chioggia, evitando che altri possano fare lo stesso a scopo di speculazione. «Dobbiamo muoverci per renderla quanto prima operativa - spiegano gli assessori al turismo, Luciano Serafini, e quello all'ambiente, Giorgio Varisco - e prevedere nel bilancio comunale un capitolo di spesa dedicato, come avviene per la Marciliana, come contributo alla gestione».
  «Avremo anche più margini per far rispettare il regolamento - spiega Mescalchin - dato che si continuano a fare immersioni, ancoraggi e persino a pescare nella zona interdetta, addirittura approfittando delle boe per attraccare meglio». (e.b.a.)

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