23-04-06, pag. 10, Regione
 
 
 
 

Trenta sub da tutto il Veneto affrontano le ultime immersioni
Alle Tegnùe le prime «guide marine»



 
 
 

VENEZIA. Trenta subacquei, appartenenti a 16 club di tutto il Veneto, affrontano oggi le ultime due immersioni sulle Tegnùe di Chioggia, in un tratto di mare a circa 3 miglia dalla costa, per diventare «guide marine». E' il primo corso organizzato dall'Associazione Tegnùe onlus di Chioggia, per fornire ai sempre più numerosi gruppi di sub che si immergono ogni anno nella zona di tutela biologica (Ztb), un supporto logistico ma anche conoscitivo dei fondali e degli organismi che li popolano.  L'iniziativa, piuttosto complessa, si avvale di esperti del Cnr di Venezia e di docenti dell'Università di Padova e di Bologna.  Il corso, che ha avuto una eccezionale risposta da parte degli appassionati (l'organizzazione ha dovuto rifiutare iscrizioni), è iniziato il 31 marzo, sotto la gestione di Afredo Guerra, presidente del Delta Sub Adria e coordinatore del comitato tecnico dell'Associazione Tegnùe. La parte didattica prevedeva lezioni di tassonomia e botanica, curate da Veronica Zanon del Cnr di Venezia; di geomorfologia e oceanografia, curate da Gianluca Franceschini dell'Icram di Chioggia; nozioni sugli organismi vertebrati, invertebrati, le loro interazioni, il mimetismo, curate da Carlotta Mazzoldi dell'Università di Padova e da Massimo Ponti dell'Università di Bologna.  A tutto questo si sono aggiunte lezioni sull'impiego delle miscele Nitrox e sull'iperbarismo, curate da Massimo Arboit, un medico sportivo subacqueo. E inoltre: illustrazionI delle normative e dei regolamenti della Ztb; l'impatto ambientale dell'attività subacquea; le ricerche ricerche scientifiche in corso; le tradizioni di pesca locale e il problema di un loro bilanciamento per una pesca sostenibile. La parte teorica ha incluso la meteorologia, pratica nautica, gestione delle boe, mappe e percorsi.  Le uscite in mare sono state effettuate sul catamarano Visma, dei fratelli Gianni. Le immersioni hanno riguardato dapprima la boa del Club Sommozzatori Chioggia, la più isolata delle otto che attualmente segnalano i punti di immersione nella Ztb e successivamente la boa del Sub Team Mestre.  Il corso ha previsto in tutto 64 immersioni, incluse quelle effettuate fuori dai percorsi sagolati sul fondale, con compiti di orientamento per i sub e di ricerca scientifica.

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