DOMENICA, 18 LUGLIO 2004
 
Pagina 9 - Regione
 
CHIOGGIA
 
Tegnùe di Chioggia, un anno di attività Cin-cin e qualche problema di crescita
 
 
 
 

 

CHIOGGIA. Notevole presenza di pubblico ieri al convegno organizzato dall’associazione Tegnùe onlus di Chioggia, per presentare il bilancio di un anno d’attività. I lavori sono stati aperti dall’assessore regionale Renato Chisso e dal sindaco Fortunato Guarnieri. In prima fila i consiglieri regionali Carlo Alberto Tesserin, Lucio Tiozzo e Maria Luisa Coppola, assessore regionale al bilancio.  «Devo innanzitutto ringraziare personalmente l’assessore Renato Chisso per la fiducia concessa sin dal nostro primo incontro e estesa poi a tutta l’associazione» ha detto il presidente Piero Mescalchin, sintetizzando le attività portate a termine finora e accomunando nei ringraziamenti Genio Civile, Capitanerie di Porto e Comando zona fari. Il 31 luglio verranno gettate in mare le prime quattro boe luminose, visibili ad un miglio, che segnaleranno concretamente la nascita della zona protetta davanti a Chioggia. Ma va anche detto che sui fondali è in corso da molti mesi un’intensa attività di rilevazione scientifica, di cui ieri il convegno ha fornito un approccio interessantissimo, grazie alle relazioni di Otello Giovanardi, direttore dell’Icram di Chioggia, che ha curato i rilievi geomorfologici; di Massimo Ponti, un biologo bolognese, che si è occupato della posa di cavi nei fondali, per consentire percorsi guidati e in sicurezza ai sub, ma anche del monitoraggio ambientale che affiancherà costantemente il «turismo subacqueo» alle Tegnùe; e di Carlotta Mazzoldi, autrice di una relazione asciutta e appassionante sulla fauna ittica (sono state individuate specie viventi non ancora classificate). Questi professionisti fanno parte del comitato scientifico dell’Associazione. Le loro relazioni saranno consultabili nel sito www.Tegnue.it. Di oggettivo grande interesse anche l’iniziativa di divulgazione scolastica (di cui peraltro si aveva già notizia) finanziata dalla Regione Veneto che invierà in settembre 20.000 kit a tutte le scuole elementari della regione. Il kit contiene materiale didattico e di conoscenza dell’area marina protetta, in particolare un dvd e una cassetta con filmati girati in anni di immersioni sui fondali davanti a Chioggia. Una visione che ha strappato gli appalusi anche a gente che pure va in mare continuamente. In sala c’erano molti subacquei. Ma non sono mancati gli aspetti meno poetici, legati alla difficoltà di crescita di un’esperienza pilota per l’Alto Adriatico, sui quali torneremo. (r.m.)

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