Martedì, 17 Aprile 2007

 
 
 
Adria - Come il canto delle ...
 
 
 

 

Adria

(g.f) Come il canto delle sirene, mitologiche creature marine che attiravano i naviganti di un tempo sui loro scogli, cosi sabato, nella cornice della libreria Apogeo, il fantastico mondo sommerso delle tegnùe di Chioggia, ha catalizzato l'attenzione. Il paradiso sommerso al largo dell'Adriatico è stato al centro dell'incontro con Piero Mescalchin, animatore e presidente dell'associazione "Le Tegnùe di Chioggia".

Un amore per Chioggia, per il suo mare e la sua natura che Mescalchin, "uomo di terra" come si è definito, ha riversato nella sua prima fatica letteraria, "Le Tegnùe , nel mio mondo" un condensato di oltre 30 anni di immersioni e foto che hanno dato il là ad un imponente libro dove, più che le parole, contano le immagini. L'esperto sub, che si è battuto per primo perchè quell'habitat unico nel suo genere rimanesse intatto e si trasformasse in un volano turistico ed in un'area di ricerca, ha aperto agli adriesi le porte di questo mondo.

Nelle sue parole l'amore profondo per la fotografia e per il mare: «Una passione iniziata 30 anni fa, metà dei quali passati a documentare con la mia telecamera quanto vedevo sul fondo; questo mare è stato per me una continua scoperta di vita meravigliosa. La mia passione per l'immagine ha radici molto lontane. Da giovane sul lavello di casa sviluppavo le mie prime foto. Poi ci fu il passaggio dalle immagini fisse al movimento, quando la tecnologia mise a disposizione degli amatori piccole cineprese. Non erano molto comode. Utilizzavano una pellicola da 16 mm che veniva impressionata mezza per volta, poi con il processo di sviluppo dalla due metà veniva generata una pellicola di 8 mm. La grande limitazione era la durata di soli due minuti per lato, quindi un eventuale utilizzo in immersione costringeva a molte risalite per sostituire o girare la pellicola.

«Queste scomodità non mi fecero desistere dallo scafandrare nel 1972 la mia piccola cinepresa. Ho sfruttato le mie discrete conoscenze di perito meccanico, qualche foglio di carta millimetrata per il progetto, una documentazione sull'applicazione degli O-ring che dovevano garantire la tenuta stagna un tondo pieno d'alluminio ed gioco era fatto. Molti anni sono passati ed ora con le moderne telecamere le cose sono diventate molto più semplici, ma sono rimaste d'identico fascino. Il poter rivedere le immagini dopo le immersioni è per me come riviverle. Con questo libro ora cerco di farle rivivere a tutti».


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