Martedì, 10 Aprile 2007

 
 
INIZIATIVE & AMBIENTE
Il mondo delle "tegnùe" in un libro di Mescalchin
 
 
 

 

Adria

Il meraviglioso mondo delle tegnùe di Chioggia è pronto ad affascinare gli adriesi. La libreria Apogeo farà da teatro sabato alle 18.30 alla presentazione del libro di Piero Mescalchin, "Le Tegnùe nel mio mondo".

Le tegnùe , parola in dialetto veneto, sono quei particolari substrati rocciosi, tipici di alcune zone del fondale marino nel nord Adriatico, ben conosciuti dai pescatori professionali locali perché trattengono, lacerandole, le reti a strascico che hanno la sfortuna di incapparvi sopra.

Formazioni che raggiungono normalmente diverse centinaia di metri quadrati di superficie, le tegnùe costituiscono un'importante oasi per alcune specie ittiche oltre che un ottimo riparo per le fasi riproduttive di numerosi organismi marini.

Derivano dalla parola dialettale tegnùe che significa tenute, che indica tutti quegli elementi sommersi che costituiscono ostacoli soprattutto per le reti. Le tegnùe rappresentano un habitat ideale per gronghi, astici, corvine ed una moltitudine di fauna locale che al riparo di questi siti non è disturbata dalle reti da pesca. Non esiste una sola "tegnùa", bensì decine e decine di tegnùe .

L'opera un elegantissimo volume di 150 pagine, corredate da oltre 200 foto a colori che rappresentano la summa di oltre trent'anni di vita e di più di 2000 immersioni, è estremamente affascinante.

Mescalchin, sub da una vita, animatore e presidente dell'associazione "Le Tegnùe di Chioggia", affida a queste pagine, che sembrano quasi irreali per quanto sono fantastiche, la scoperta di un mondo ha contribuito insieme a pochi altri a far conoscere. Tra questi il Delta Sub Adria e Giuliano Gianni, scomparso di recente, cui il libro è stato dedicato. Una sezione Mescalchin l'ha voluta dedicare anche a Chioggia «dove - dichiara - trascorro più tempo che a casa mia».

L'opera rappresenta in fondo un'incredibile storia d'amore tra l'uomo ed il mare.


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