Sabato,17 Ottobre 2009

 
Eliminate le sorgenti luminose che delimitano in mare l'area naturalistica paradiso dei sub
Boe ritirate, "tegnùe" a rischio
L'accusa del presidente dell'oasi: «Nessun interesse da parte dell'Amministrazione»
 
 

Che sorte avranno “Le Tegnue” di Chioggia? La splendida oasi naturale potrebbe essere a rischio. Il presidente dell'associazione Onlus “Tegnue di Chioggia” Piero Mescalchin annuncia la rimozione delle undici boe luminose di ormeggio posizionate per evitare l'ancoraggio selvaggio e permettere la fruizione turistico-subacquea della zona.
      Il presidente non risparmia critiche al Comune. «La gestione sperimentale – spiega – concessa dal Comune all'associazione è scaduta e attualmente non c'è alcun documento che possa giustificare una nostra attività. È stato chiesto al Comune di farsi carico delle boe sollevando l'associazione da ogni responsabilità, non avendo noi i mezzi economici per la manutenzione: non abbiamo ancora ricevuto risposta e quindi siamo costretti, nostro malgrado, a provvedere all'immediato recupero delle boe».
      «L'associazione – continua - ha portato al Comune un finanziamento regionale, il lavoro di 16 club subacquei del Veneto con oltre 3 mila sub, la collaborazione non onerosa con quattro istituti di ricerca, la formazione di 80 guide naturalistiche, un gruppo di biologi per la didattica nelle scuole e 10 anni di lavoro competente gratuito di volontari: ora tutto questo patrimonio viene ingiustamente azzerato». Mescalchin per ora salva il sindaco: «Non credo che Romano Tiozzo sia al corrente dei problemi che si sono creati riguardo alle Tegnue», afferma.

Marco Biolcati

ritorna