Riporto questo articolo per dovere di cronaca, nonostante alcune delle informazioni riportate siano inesatte. Dal luglio del 2007 l'Associazione sta portando avanti l'attività di ricerca e divulgazione solo con le quote associative e donazioni per non creare discontinuità, fiducioso di essere prontamente sostenuto dal Comune di Chioggia.
Leggo con tristezza la critica sul lavoro di divulgazione svolto nel padovano; Chioggia aveva avuto le stesse opportunità e molto prima, ma ogni nostro invito a collaborare per madare un messaggio alle scuole è stato snobbato dai responsabili.
Altra accusa infondata; la boa nell'area più esterna, la più bella in assoluto e la prima varata nel 2004 ha il nome del "Club Sommozzatori Chioggia"  http://www.tegnue.it/cartografia.asp . A quel tempo era l'unico club subacqueo di Chioggia e comunque siamo sempre stati disponibili all'ascolto di qualsiasi richiesta di collaborazione, purtroppo mai ricevuta.
Piero Mescalchin

Martedì, 2 Giugno 2009

 

LA POLEMICA

Niente fondi per l'associazione "Le tegnue ", il Comune non condivide il suo operato
 
 
 
 

Chioggia
      (g.b.) I timori di recente espressi dal presidente dell'Associazione “Le tegnue di Chioggia”, Piero Mescalchin sulla mancata assegnazione di fondi regionali a sostegno dell'attività di ricerca e di promozione dell'oasi marina sono infondati. Lo sostiene, rispondendo alle prese di posizione di Mescalchin, l'assessore al marketing, Maria Grazia Marangon. E' vero, ammette l'assessore, che all'Associazione non sono stati ancora assegnati parte dei fondi previsti dalla legge regionale 15/2007. Il Comune infatti, precisa Marangon, non ha ancora ottenuto nulla dalla Regione “anche perché il Comune di Chioggia, a seguito di deviazioni rispetto al programma approvato dalla Regione ha dovuto negoziare cambiamenti di attività e spostamenti di budget”. L'assessore Marangon risponde poi ad altre obiezioni sollevate da Mescalchin. La scelta di un consulente non inficia la collaborazione che il Comune intende mantenere con l'Associazione “Le tegnue di Chioggia” “che nessuno ha voluto estromettere” dalla fase attuale e da quella che verrà sostenuta da altri, nuovi finanziamenti. Il consulente, aggiunge l'assessore, si giustifica con l'esigenza di “garantire il massimo rispetto delle regole sulla gestione del progetto e le norme della rendicontazione della spesa alla Regione”.
      L'Amministrazione comunale di Chioggia non condivide tuttavia completamente le scelte fin qui effettuate dall'Associazione “Le tegnue di Chioggia” per la promozione del territorio e le operazioni di sensibilità e marketing. Non va bene al Comune di Chioggia che “le scelte di formazione e la sensibilità nei confronti dei giovani” riguardino quasi esclusivamente le scuole elementari del Padovano che hanno impegnato l'Associazione “Le tegnue di Chioggia” con esclusione del nostro territorio”. Allo stesso modo pur condividendo la collaborazione tra Associazione e i club subacquei del Veneto, il Comune di Chioggia non comprende “perché il club subacqueo clodiense non sia mai stato contattato e coinvolto.

 

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