Domenica, 24 Agosto 2003

L’INTERVENTO L’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare sta effettuando delle rilevazioni al largo di Chioggia
L'Adriatico sta bene, parola di Icram
Il monitoraggio viene fatto dall’Astrea, una imbarcazione dotata di attrezzature all’avanguardia
Chioggia

Le rilevazioni dell'Icram lo confermano, il Mare Adriatico quest'anno gode di ottima salute. «La temperatura dell'acqua spiega uno dei sub impegnati in questi giorni nelle rilevazioni è gradevole anche ad elevate profondità. Anche sui 30 metri la temperatura rimane stazionaria sui 18 gradi. In superficie la temperatura è ancora più alta per il riscaldamento del sole. Inoltre la visibilità è molto buona grazie alla notevole trasparenza dell'acqua».L'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare in questi giorni è impegnata al largo di Chioggia, assieme all'associazione Tegnùe, per effettuare delle rivelazioni di carattere geomorfologico della zona.Le rilevazioni vengono effettuate a bordo dell'Astrea. La barca nella giornata di venerdì è rimasta ormeggiata per tutto il pomeriggio a Chioggia e gli interessati hanno potuto visitarla e apprenderne tutti i segreti. Le attrezzature al suo interno sono le migliori in circolazione. Molte le autorità locali che non hanno voluto perdersi la visita. Tra questi il presidente della Fondazione della Pesca Giacinto Pesce, Enzo Fornaro e, ovviamente, il direttore dell'Icram Chioggia Otello Giovanardi e il presidente dell'associazione Tegnùe di Chioggia Piero Mescalchin. «I lavori per ora spiega il direttore procedono bene. Contiamo di finire tutto entro mercoledì. Successivamente verranno pubblicati due studi scientifici in materia. Uno di questi verrà pubblicato all'interno della Rivista di Studi e Ricerche realizzata dal Comune di Chioggia».I rilievi sull'ecosistema biologico delle Tegnùe fanno parte di un progetto triennale di sperimentazione della gestione dell'area, dichiarata nell'agosto del 2002 zona a tutela biologica, che coinvolge le università di Padova, Venezia e Bologna e alcuni importanti istituti di ricerca, tra cui l'Arpav e, ovviamente l'Icram.

Marco Biolcati

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