Apnea profonda - i nostri campioni

Il 12 Ottobre 2000 nelle acque dell'Isola D'Elba Gianluca Genoni raggiungeva in assetto variabile regolamentato i -125 metri.
di Marco Favini

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- Gianluca Genoni -
Gianluca Genoni racconta la sua storia - Ciao a tutti, prima di raccontare la mia storia voglio dire a tutti i lettori di "SUB" che per me è motivo di grande gioia poter collaborare con voi e questa nuova iniziativa che sto intraprendendo è molto stimolante ed affascinante. La mia attività di apneista inizia per caso nell'Ottobre del 1990, ero appena tornato dall'isola d'Elba dove avevo assistito al primo record di Umberto Pelizzari (-65m in assetto costante) e con 2 amici nella piscina di Busto A. tentavamo di imitare i suoi movimenti.
In piscina mi trovai subito a mio agio nel fare apnea , aiutato anche dai 15 anni di nuoto agonistico i quali mi hanno dato un'ottima acquaticità, e senza grosse difficoltà raggiunsi discreti risultati, oltre 5 minuti in apnea statica e 100m in orizzontale.
Nel frattempo iniziai ad allenarmi con Pelizzari, mio amico fin dall'infanzia, grazie al quale ho appreso le tecniche fondamentali di immersione. Nell'estate del '92 per la prima volta provai a fare apnea in profondità, mi ricorderò sempre la prima capovolta che feci, avevo pochi chili di piombo e non riuscivo ad andare sotto suscitando le risate di Umberto e di tutti quelli che erano vicini.
Trascorrevo poi le serate ascoltando i discorsi tra Pelizzari e il Corsaro, (Alfredo Guglielmi) grande esperto di immersioni in apnea ma soprattutto amante del mare, affrontavano problemi legati all'immersione in apnea a me all'epoca sconosciuti, la ventilazione, le varie tecniche di concentrazione la compensazione a grande profondità ecc.

Nella mia prima stagione raggiunsi la quota di -42m misura per me impensabile fino al mese prima. Nel '93 e nel '94 aumentai gli allenamenti e affinai le tecniche di immersione, raggiunsi così i 7 minuti in apnea statica e i -60m in assetto costante e proprio nel settembre del '94 parlando con il Corsaro e con Stefano Maj, ora mio assistente in profondità e persona di mia grande fiducia che mi aiuta a risolvere tutti i problemi a livello organizzativo, decisi: ( forse un po' ingenuamente sottovalutando i costi e l'impiego di persone) "L'anno prossimo voglio tentare un record di apnea". Nel '95 mi allenai tutto l'inverno con grande determinazione migliorai ulteriormente le mie prestazioni arrivando a -68m in assetto costante, ma mentre mi sentivo sempre più pronto ad affrontare il tentativo mi rendevo conto che organizzarlo in maniera dignitosa rispettando tutte le norme di sicurezza richiedeva un grande sforzo economico e nessuno era disposto a sponsorizzare uno sconosciuto non mi persi d'animo e con i miei amici costruimmo la prima zavorra che collaudammo poi tutti insieme tra mille peripezie, nel frattempo l'estate era ormai finita e nonostante tutti i miei sforzi non ero riuscito a trovare il modo di fare gli allenamenti in profondità.
Tornai a casa ad autunno avanzato dopo 6 mesi di allenamento tra l'isola d'Elba e la Sardegna profondamente deluso, consapevole delle mie capacità ma rassegnato all'idea che non avrei mai potuto coronare questo mio sogno.
Passata la delusione mi intestardii e divenne per me una questione d'orgoglio riuscire a tentare e fare un record di immersione. Nel novembre del '95 conobbi Nuccio Di Dato, persona alla quale sarò per sempre grato grazie al quale ho coronato il mio sogno, prendemmo i primi accordi e decidemmo che l'estate successiva , precisamente il 17 agosto avrei tentato il record nella specialità dell'assetto variabile. L'obiettivo era quello di superare i -105m di Pelizzari, io ero felicissimo ma contemporaneamente ero spaventato da quello che mi aspettava, superare Pelizzari, lui che mi aveva insegnato tutte le tecniche per l'immersione e soprattutto superare i -105m (io che solo 4 anni prima avevo assistito a un tentativo fallito malamente da Pipin uno dei miei primi modelli da imitare, mentre risaliva da -101)
L'inverno lo passai facendo nuoto, corsa, palestra e apnea in piscina, conobbi Salvatore Trapani direttore commerciale della MARES e lui fu il primo a credere nelle mie possibilità, feci test medici per verificare se avevo tutti i requisiti fisici adatti a questo tipo di attività, finalmente alla fine di Maggio mi trasferii a Siracusa e li iniziai gli allenamenti in profondità.
Nel periodo di avvicinamento al record incontrai diverse difficoltà (sinceramente più di una volta pensai che non ce l'avrei mai fatta) prima mi dovetti abituare alla speciali lenti a contatto che sostituiscono la maschera nelle immersioni particolarmente profonde, poi alla velocità di discesa con la slitta che mi portava problemi di compensazione e infine alla profondità e alla pressione.
Finalmente arrivò il 17 agosto ero veramente preoccupato e come me penso tutti i ragazzi dell'assistenza e gli amici che erano venuti per assistere al mio tentativo ci furono diversi rinvii per vari motivi alla fine dopo più di tre ore di attesa arrivò il momento che tanto avevo aspettato, penso che mai nella vita avevo avuto tanta tensione e anche quando avevo ultimato le fasi di ventilazione mi mancava il coraggio di dare il segnale per sganciare la slitta, alla fine feci l'ultimo respiro chiusi gli occhi diedi il segnale e dopo 3'03'' riemersi dai-106m finalmente ce l'avevo fatta dopo due anni di sacrifici ero riuscito a stabilire il nuovo record mondiale di immersione in assetto variabile. La gioia fu grandissima ma non feci in tempo a riprendermi dalla stanchezza e dallo stress che solo 20 giorni dopo Umberto Pelizzari mi strappo il primato. Immediatamente questo mi diede molto fastidio, due anni di allenamenti per fare il record e dopo 2 giorni si era di nuovo da capo, ma mi diede anche nuove motivazioni per ricominciare ad allenarmi.
Nel '97 ero nelle condizioni migliori per tentare di riprendermi il primato grazie alla MARES che mi garantiva le migliori attrezzature ai VIAGGI DEL VENTAGLIO eccezionali nella logistica e nella organizzazione e a SARDEGNA GRANDI EVENTI che ha collaborato per tutta la logistica in mare ( barche miscele ecc.) e soprattutto grazie ai subacquei e ai medici di assistenza un gruppo di amici che ha sacrificato tutta l'estate per permettermi di allenarmi in tutta sicurezza. Il tentativo era programmato in un primo tempo per sabato 19 Luglio, ma proprio quando mancavano 10 giorni e tutto andava per il meglio durante una discesa di allenamento a -110m mi perforai un timpano i giorni che seguirono furono bruttissimi per il forte dolore ma soprattutto per la paura di aver perso un'occasione cosi propizia. Fortunatamente grazie in particolare modo ai Viaggi del Ventaglio è stato possibile riorganizzare il tutto e il 20 Agosto ripresi gli allenamenti , mi accorsi subito che il timpano funzionava alla perfezione , il 4 ottobre finalmente riuscii a stabilire il nuovo record con-120m tutto filò nel migliore dei modi, la tensione era molto minore rispetto l'anno precedente ma la soddisfazione ugualmente enorme. Questa volta il record resiste ancora e fino alla prossima estate penso che nessuno tenti di portarmelo via (almeno lo spero).
Adesso oltre agli allenamenti (per il prossimo tentativo) si sono aggiunti altri mille impegni: serate presso i circoli subacquei, stages di apnea, inviti a manifestazioni , premiazioni ecc. Nell'estate del '98 spero di effettuare altre imprese ma primo obiettivo di quest'anno sono i mondiali a squadre che si svolgeranno a S. Teresa di Gallura alla fine del mese di Giugno dove sono già più di trenta le nazioni iscritte. Un saluto a tutti i lettori e arrivederci al prossimo numero dove vi racconterò le immersioni in apnea profonda e tutte le misure di sicurezza necessarie.

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