SABATO, 09 DICEMBRE 2006

 
 
 
«Evitare le speculazioni sulle Tegnùe»

 


Concessa la gestione al Comune mentre si scoprono coralli tropicali
 
 
 
 

 

 

CHIOGGIA. Le Tegnùe diventano parte del territorio comunale. Questa la conseguenza pratica del via libera chiesto alla Regiona dal Comune per la concessione. «Ora la città di Chioggia potrà gestire la zona di tutela biologica e impedire eventuali speculazioni da parte di privati». La notizia è stata comunicata dall'assessore al turismo, Luciano Serafini, durante l'assemblea annuale dell'associazione «Tegnùe onlus» nella quale sono stati presentati anche nuovi progetti di ricerca. Tre nel dettaglio: un'analisi oceanografica condotta dal Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) per raccogliere dati sul plancton delle Tegnùe per verificare la loro importanza come aree di crescita; una ricerca geologica condotta dall'Istituto centrale per la ricerca applicata al mare (Icram) per ricostruire i tassi di accrescimento e determinare l'età dei fondali con radiodatazioni e test al Carbonio14; uno studio mineralogico, eseguito dall'Istituto di geoscienze e georisorse di Padova per capire la formazione genetica delle concrezioni. «Il 2006 è stato un anno intenso - spiega il presidente dell'associazione, Piero Mescalchin - la Capitaneria ha emesso l'ordinanza che vieta l'ancoraggio e limita le immersioni alle 12 boe, abbiamo istruito le prime 30 guide naturalistiche, installato una centralina meteo che fornisce ai sub indicazioni su temperatura e venti, e si è concretizzata la partnership con il liceo Veronese che ha permesso ai ragazzi della V C di ottenere il brevetto di sub e visitare le tegnùe. Le novità più importanti sono però degli ultimi giorni: i ricercatori dell'università di Bologna hanno rilevato la presenza di tunicati e cnidari di cui finora si ignorava la presenza in Alto Adriatico, in particolare di due Ottocoralli alcionacei tipici del Mar Rosso, e 24 ore fa è arrivata la conferma della concessione al Comune». «Le Tegnùe saranno parte del nostro patrimonio comunale - spiega Serafini - la Regione si è impegnata a concederci la concessione. È un grosso passo in avanti perché associazione e amministrazione potranno dettare regole sulla corretta fruizione dell'area biologica. Un plauso anche agli studenti del Veronese che segnano un elemento di controtendenza rispetto all'abitudine della città di essere indifferente al ricco patrimonio che possiede». (e.b.a.)

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