30 Aprile 2013

Vandali hanno mozzato la mano alla statua inabissata nel 2007. Mescalchin: «Situazione grave»

 

CHIOGGIA. Ennesimo scempio sulle Tegnùe. La statua della Madonna di Medjugorie, collocata a luglio del 2007 dal Club subacqueo di Montagnana per festeggiare i 25 anni, è stata saccheggiata tranciandone una mano. Un atto di profanazione che si somma ad un atto di vandalismo per la zona di tutela biologica al largo di Chioggia che negli ultimi mesi sembra non aver pace. I continui appelli del presidente dell’associazione Tegnùe onlus, Piero Mescalchin, per lo stato di abbandono in cui versa l’oasi sono finora caduti nel vuoto e la situazione sta peggiorando di giorno in giorno. Alle azioni di pesca abusiva e all’abitudine incivile si abbandonare nei fondali attrezzi di pesca in disuso si stanno sommando continui episodi di vandalismo. Molte delle mede di delimitazione sono state distrutte e si trovano in cantiere senza fondi per la riparazione lasciando parte dei percorsi escursionisti non segnalati. Ora anche la deturpazione della statua. La Madonnina era stata collocata sul fondale nell’estate del 2007 dal Gruppo subacqueo di Montagnana per festeggiare i 25 anni dalla fondazione con una piccola cerimonia. Domenica mattina in una abituale immersione Mescalchin ha scoperto che la statua era stata profanata spaccando una delle due mani. Un episodio che amareggia due volte perché offende la sensibilità dei credenti e di chi ama il mare. «Non ci sono parole», commenta Mescalchin, «le mie lamentele per quanto riguarda il mare sono ancora poco se paragonate a quanto accade. Purtroppo i controlli sono diminuiti e la situazione sta peggiorando. Manca qualsiasi forma di rispetto per il mare e nel mare: solo quanti lo vivono possono capire e la loro voce deve essere ascoltata da quanti si limitano a guardarne la superficie».

Eisabetta Boscolo Anzoletti

 

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