Mercoledì, 17 Ottobre 2007

 
 
RESPINTA LA RICHIESTA DE "LE TEGNUE"
Impossibile affondarla, la nave "Notios" sarà demolita sul posto
 
 
 

 

Chioggia

La proposta avanzata dall'Associazione "Le Tegnue di Chioggia" di affondare il relitto della motonave Notios in mare, all'interno dell'area di protezione biologica e farne un grosso motivo di richiamo per i sub non è passata. La Conferenza dei servizi, convocata ieri per la terza volta, ha deciso diversamente. L'unica soluzione, a parere dei rappresentanti degli Enti coinvolti (Ministero dell'ambiente, Asl, Capitaneria di porto, Magistrato alle acque, Icram e Comune di Chioggia) è di procedere allo smantellamento dello scafo proprio dove ora si trova, poco al di là della diga delle saline, nello specchio lagunare antistante Chioggia. L'inizio dei lavori viene previsto entro quest'anno. "E stato impossibile per i problemi tecnici, viste le analisi fornite dell'Icram (che ha effettuato una serie di sopralluoghi sulla motonave ferma dal 1983 e sullo specchio d'acqua circostante, ndr) pensare di spostare la nave per il rischio di collasso della struttura - spiega il sindaco Romano Tiozzo.- Il piano dei lavori - prosegue il sindaco - prevede la predisposizione di un palancolato attorno al relitto. Poi seguiranno le operazione di sezionamento dello scafo. Infine si provvederà alla bonifica del sito. Le operazioni di bonifica e rimozione verranno affidate a ditte specializzate esterne tramite appalto". A coordinare gli interventi necessari provvederà il Magistrato alle Acque. Nei prossimi giorni si procederà con dei sopralluoghi da parte degli Enti che verranno coinvolti nell'intervento. A cura dell'Asl 14 verrà effettuata la derattizzazione mentre il Rina, Registrato navale italiano e l'Icram nel termine di un mese predisporranno il progetto definitivo di smantellamento con costi e tempistica dei lavori. All'intervento sono interessati i Ministeri dell'ambiente e della sanità, la Capitaneria di porto di Chioggia ed il Gruppo sommozzatori dei vigili del fuoco. "A Natale - prevede Erasmo Venosi, esperto del Ministero dell'ambiente - offriremo un metaforico panettone ai chioggiotti. Verrà sanata una gravissima lesione all'ambiente considerato che il relitto presenta problemi di impatto ambientale rilevanti con presenza di amianto e idrocarburi fossili. La zona in cui si trova è classificata quale "sic", sito di interesse comunitario" e "Zps", Zona di protezione speciale, due segmenti della rete ecologica europea a difesa della biodiversità".

G.B.


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